Stanca.

Le utime dal diario

La lella
La lellahttps://www.diariodiunalella.it
Lella fin da piccola, ho sempre seguito questo motto: "sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". Credo che la sessualità e l’identità siano elementi soggettivi, tanto che qualsiasi regola non sarebbe mai quella perfetta. Nessuno di noi è solo una cosa e non esiste una definizione che possa andare bene sia per me che per te. A dire il vero, esiste un’etichetta in cui mi sento perfettamente a mio agio ed è proprio l’essere me stessa, perché è fatta su misura per me, racchiude tutto ciò che sono ed è pronta ad accogliere ciò che sarò.

Sono qui, davanti al computer, chiedendomi che cosa voglia raccontare. Di cose ce ne sarebbero Tante, da dire.

Dovrei solo riuscire ad ordinare i miei pensieri.

Uno.

Ieri ho contattato Morgana per dirle che l’avevo sognata, chiedendole come stesse.

Non so perché, non riesco a togliermela dalla testa. Forse perché non ho mai risposto alla mia domanda: “come sarebbero andate le cose se ci fossimo incontrate più tardi?“. E non so perché è una vera ossessione. Faccio fatica a guardare i suoi post su Facebook, e di solito non li guardo, o piuttosto cerco di evitarli. Ieri ho fatto l’errore di aprire un suo video. Sono scaturiti sentimenti inesplicabili.

Quando è in coppia con un uomo, preferisco non saperlo, perché sono gelosa, e tutto questo a tantissimi chilometri di distanza.

Che sia soltanto un fantasma?

Forse è arrivato il momento di chiarificare questa situazione.

Due.

E’ da più di un mese che Inès vive in città per lavorare da “un’amica“. Sospetto un tradimento. Ma che tradimento potrebbe essere se è da più di cinque anni che nemmeno ci baciamo? Come purtroppo ha detto il mio amico poco tempo fa, questa storia è finita da un sacco di tempo. Devo solo trovare il coraggio di rompere, per quando il mio cuore dica di no. Lo sanno tutti, che non sono mai stata “quella che rompe”.

Tre.

Tanto lavoro. Cosi tanto lavoro che faccio fatica a prender fiato. Ho fatto l’errore di accettare più missioni temendo di non arrivare a fine mese. Ora mi ritrovo, fino a dicembre, con più di dodici ore al giorno davanti al computer. Sono stanca… anzi esausta… ma almeno quando lavoro non penso.

La verità è che sono stanca di tutto, stanca di combattere per ogni cosa, stanca di “reclamare”. Ho sempre più voglia di sprofondare nella mia solitudine e di dire basta a tutte queste buffonate. Mi ami, non mi ami… Sei mio amico, non sei mio amico… Insomma. Questi rapporti mi logorano. Forse sono io ad essere incapace. E probabilmente lo sono.

Quante volte mi è stato detto: “ma come, una bella ragazza come te..?“.

Oh. Sveglia.

  1. Sono lella.
  2. I rapporti fra ragazze e ragazze, sono estremamente complicati.
  3. Già di per se, da sola sono ESTREMAMENTE complicata.
  4. Potrei anche essere bella, come dite, ma ho il mio mondo, quindi posso essere pesante. E la cosa non è un vantaggio.
  5. Ho anche un’enorme componente di sfiga, il che gioca, e non poco.
  6. Non ho mai avuto “mamma e papà” che mi comprano casa o che mi aiutano. Mi sono costruita da sola. Di conseguenza sono una piccola formica che racimola soldi per sopravvivere.
  7. Sono ingrassata ?

Ho quasi trentaquattro anni, mi ritrovo da sola, in una casa in montagna, senza famiglia, ma con un cane stupendo che amo con tutto il cuore, anche se me ne fa vedere di tutti i colori. Per fortuna ho ancora qualche amico italiano che mi contatta di tanto in tanto… Ma la mia vita si riassume a queste cose.

Ho l’impressione che, dalla morte di mamma, il tempo si sia fermato, e che, non so come, mi sia ritrovata in un vortice di situazioni inesplicabili e di sfortunati eventi che mi impediscono di avanzare.

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