Guardo due schermi. Quello di sinistra, che mi propone di scrivere sul libro che “avrei” intenzione di pubblicare, o di far leggere, un giorno, e il blog.
Secondo voi, quale scelta ho fatto…?
Mi pare abbastanza evidente, visto che lo state leggendo. ?
Questo libro, rappresenterebbe il mio sogno, il mio lieto fine. Ma anche una perdita di soldi perché avrei bisogno di un eccellente correttore di bozze visto e considerato il mio pessimo italiano ?
Come sempre ho scelto la facilità. Non tanto la facilità perché il libro sarebbe una finzione. Ovvero non sarebbe oggi, non sarei io, e non sarebbe il mio futuro.
“Un sogno resta un sogno“.
Durante il corso degli anni, il mio cuore si è indurito. Non voglio più amici, non voglio più… nulla. Troppe delusioni… troppo… troppo.
Se dovessi essere sincera. Lavorativamente parlando sono un drago, sentimentalmente, invece, sono sempre stata una frana.
E finalmente mia madre ha ben riempito il suo ruolo. Voleva la figlia perfetta, impassibile, senza ritegno. Beh l’ha avuta.
Quando mi chiedono, che succede, come stai? Parlo del mio lavoro. Perché esiste SOLO il mio lavoro. E miei amori, i miei cani e i miei gatti.
Una settimana fa, mio zio parlava del fatto che il suo vicino di casa era sempre al telefono. Che viveva per lavorare. Oggi mi sono rivista in questa frase. Il mio cane era scappato, ed io che facevo mentre lo cercavo? Ero al telefono con un cliente.
Dovrei rincominciare a vivere. E per me, vivere è amare.
Certo. Ci sono tante donne che mi attirano. Oddio non tante. Sono qualche attrice, una delle mie ex, e la mia responsabile. E’ troppo bella… cioè bella no ? , ma ha un fascino particolare. Mediterraneo. E’ tosta. Insomma, il mio genere. Ma che “genere” potrei avere se non mi lascio mai andare? E poi tanto vive in Spagna. E’ già tanto se so dire “muchos gracias”. ? E poi, conoscendola, potrebbe non piacermi. E probabilmente è già con qualcuno. E probabilmente è etero. Anche se, ricordiamoci sempre, come si dice a Roma, “sono tutte convertibili”.
Insomma… una bruna.
Ahah chi mi conosce, capirà.
Le brune e la loro importanza. ?
Insomma, i miei fantasmi vivono a più di 900 km di distanza, e già di per se è complicato a 20.
Chiudo il libro, chiudo il secondo schermo e chiudo il mio lieto fine.