Il sogno – Al conservatorio

Le utime dal diario

La lella
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Lella fin da piccola, ho sempre seguito questo motto: "sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". Credo che la sessualità e l’identità siano elementi soggettivi, tanto che qualsiasi regola non sarebbe mai quella perfetta. Nessuno di noi è solo una cosa e non esiste una definizione che possa andare bene sia per me che per te. A dire il vero, esiste un’etichetta in cui mi sento perfettamente a mio agio ed è proprio l’essere me stessa, perché è fatta su misura per me, racchiude tutto ciò che sono ed è pronta ad accogliere ciò che sarò.

Era da tanto tempo che non pensavo al conservatorio o al canto in generale.

Attenzione, questi fatti sono assolutamente fittizi e non consigliati ai minorenni.

Durante il sogno di questa notte mi sono ritrovata in un posto a me caro, proprio dove avevo studiato per anni ed anni.

Nonostante tutto, l’architettura era completamente diversa da come me la ricordavo. Ogni stanza era molto più moderna. Non solo la struttura era diversa, ma lo ero anche io. Molto più anziana, mi ero trasformata in una bellissima donna giapponese, con tanto di tailleur.

Professoressa!!!

Una ragazza correva frettolosamente verso di me.

Buongiorno prof, oggi utilizziamo la stessa aula per la nostra lezione?

Si certo, andiamo.

Che carina. I suoi capelli bruni accarezzavano i suoi lineamenti perfetti e si poggiavano sulle sue spalle, per poi cadere lungo la schiena.

Una volta in aula, le chiedo di prepararsi perché quel giorno avremo lavorato l’aria per un concorso che avrebbe sostenuto.

Per chi non lo sapesse, un’aria è un brano, quasi sempre per voce solista, articolato in strofe o sezioni. Nella storia dell’opera essa si contrappone al recitativo e rappresenta, sin dalle origini, un momento in cui la forma musicale, con le sue simmetrie e regole interne, prende il sopravvento sull’azione e sul dialogo.

La ragazza cantava divinamente, la sua voce barocca era pulita e corposa allo stesso tempo.

Una volta il brano finito, mi avvicino per darle qualche consiglio. Quando, all’improvviso, sento la sua mano scendere lungo i miei fianchi.

Ma cosa fai..? Non possiamo. Sono la tua professoressa.”

Il suo viso si rattrista.

Purtroppo lo so. Ma so anche che devo provarci e conquistarla. Non posso smettere di pensare a lei, professoressa. Non mi butti via così.. Mi dia una chance..

Ne riparleremo quando non sarò più la tua insegnante… Non posso promettere più di così.”

Abbassa lo sguardo e continua a cantare. Ho come l’impressione che dopo questa discussione canti ancora meglio.

Uscita fuori dall’aula non posso fare a meno di notare la presenza della preside.

Ah! Perfetto! La stavo aspettando, mi segua.”

Oddio, speriamo che non sia al corrente di ciò che è appena accaduto.

Lo so che è nuova, signorina. Volevo solo informarla che per noi è primordiale che i nostri allievi vincano dei concorsi di prestigio. Non so se mi spiego. ..”

Si, benissimo.” Rispondo.

Praticamente vogliono fare bella figura come scuola, ciò che è normale.

Perfetto!

Non so per quale motivo, durante il mio sogno al conservatorio, la preside continua ad ingozzarsi di fragole.

Gradisce?”

No grazie.”

Mi dirigo verso l’ascensore, per tornare nella mia camera, quando arriva la mia allieva, sempre di corsa.

Un secondo mi aspetti!!

Oh no. Ci mancava solo l’ascensore. Noi due da sole.

Il silenzio si fa pesante, ed i suoi occhi continuano a fissarmi.

Per curiosità, quanti anni hai?”

Ventidue, lo so che sono un po’ in ritardo per il canto lirico, ma imparo in fretta e…

Non la lascio finire di parlare. Mi lascio andare. Pazienza ne assumerò le conseguenze… Baciandola.

È timida, non sa bene come reagire. Poi pian piano prende coraggio e avvicina sempre più il suo corpo al mio.

Dovrai cambiare classe.” Le ordino.

Per convincermi dovrà fare molto di più…

E qui censuro il tutto. 😈

Analisi del mio friend!

Ecco l’analisi (a volte un po’ truzza!), del mio amico:

E’ la seconda volta che sogni di trombare in ascensore. O che comunque ti prendono li. (l’ascensore ha un significato molto interessante nei sogni). Sei asiatica… straniera… sei un qualcosa, una te nuova, che non conosci ancora bene, che ti è nuova. E comunque torni in conservatorio, da diversa, per studiare di nuovo, studiare come esprimere qualcosa. torni a scuola praticamente.

Davvero…? Io ho sempre avuto paura degli ascensori.

Sei claustrofobica?

Si.

Tua mamma ha avuto un parto difficile? cordoni ombelicali intorno al collo?

Per mio fratello si. Per me, credo di no.

Hai un fratello? Non ricordavo.

Si… ma non parliamo più.”

La tipa che ti sta rimorchiando, come è?

Molto dolce. Quasi cucciolosa. Di solito non mi piacciono questi tipi.

Già… perché l’ultima che ti ha sbattuto dentro l’ascensore era una palestrata un po’ stronza. Questo sogno però mi sa di MOLTO buono. Stai facendo pace con una parte di te, quella dolce, canterina. Probabilmente accentando un femminile. Una parte di te si sta evolvendo e cambiando… Stai facendo pace mi sa col tuo mondo femminile (il sogno prima rifiuti i maschi e gli rubi le donne… non vorrei che in quel sogno ti stavi “sganciando” da uno stereotipo maschile che seguivi.

Lo spero.. un po’ di pace… farà solo che bene. Nonostante continui a sclerale da arietina. Ma faccio dei passi avanti perché una volta sarei restata incazzata per anni e non avrei mai osato fare il primo passo 😂😂😂 Ma si.. comunque la terapia sta facendo solo che bene.

[Ecc]

Conclusione

Non so cosa significhino questi sogni. E’ il secondo in due giorni. Dovrei parlarne con la terapeuta ma mi vergogno. Mi prenderebbe per una perversa 😂😂😂.

In ogni caso è sicuro che un senso esiste, bisogna solo capire quale!

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