Il viaggio interiore. Alla riscoperta di sé stessa

Le utime dal diario

La lella
La lellahttps://www.diariodiunalella.it
Lella fin da piccola, ho sempre seguito questo motto: "sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". Credo che la sessualità e l’identità siano elementi soggettivi, tanto che qualsiasi regola non sarebbe mai quella perfetta. Nessuno di noi è solo una cosa e non esiste una definizione che possa andare bene sia per me che per te. A dire il vero, esiste un’etichetta in cui mi sento perfettamente a mio agio ed è proprio l’essere me stessa, perché è fatta su misura per me, racchiude tutto ciò che sono ed è pronta ad accogliere ciò che sarò.

Il viaggio interiore è come l’esplorazione di un territorio sconosciuto dove in ogni luogo ed in ogni momento dobbiamo mantenere una capacità di apertura al nuovo, insieme ad un senso di stupore.


È un percorso di ricerca e di evoluzione personale per far luce sui grandi temi che da sempre accompagnano la vita umana e non soltanto le classiche domande: chi sono io? Da dove vengo? Dove vado? Ma anche tutto ciò che riguarda il quotidiano: il modo di convivere con noi stessi e con gli altri, la nostra consapevolezza nei confronti del mondo. La meta ultima è la persona stessa, l’io più segreto e profondo.

Mesi e mesi senza scrivere. Non è che mancasse la voglia, forse il coraggio.

Si. Forse mi mancava il coraggio di dire: sono single.

Forse mi mancava il coraggio di porre le domande giuste, di capire cosa fosse successo.

E cosi’… ho iniziato un lungo viaggio.

Mio padre, ha sempre detestato i terapeuti. Fino ad oggi ero rimasta nell’ottica che avrei dovuto risolvere tutti i miei problemi da sola.

Dopo anni ed anni, ho finalmente iniziato a pensare a me stessa, e non agli altri.

E’ ora di ammetterlo. Mi sono lasciata manipolare da una persona che potrei comparare finalmente a mio padre.

E il problema, si… è sempre lui. Ed io continuo a cadere in questo vortice perpetuo, anche non volendolo.

Ho sempre scelto, anche se inconsciamente, delle persone che potevano farmi del male.

Ed oggi inizio ad uscire da una relazione durata ben otto anni e che mi ha reso totalmente… apatica. Indifesa.

Apparentemente esiste un tipo di persona, detto il “manipolatore”, amato e ammirato da tutti. Nel quotidiano, invece, tende a rendere “suo” ciò che lo circonda.

Ebbene si, io appartenevo ad Inès. Fino a quando sabato scorso ha perso il controllo mettendomi le mani addosso, perché non sapeva più come farlo. Sta perdendo il controllo. Sa che sto “scivolando via”.

Quindi ora si mette a fare la vittima: “Eh dove vado se mi butti fuori….

Bene. Il tempo gliel’ho dato.

Ora basta.

Mi ha utilizzato a fini economici, è riuscita a distruggermi, isolandomi da tutto e da tutti.

Mi sono sempre accusata per questa cosa, ma finalmente, non devo scusarmi. Mi sono lasciata manipolare, ho pensato, inconsciamente, che fosse amore, e mi sono lasciata rovinare. Mi sono totalmente annullata per una persona che non mi meritava.

Pensavo che fosse colpa mia, invece no. Non lo era. Non posso controllare tutto, non posso salvare tutti. E non posso, soprattutto, salvare me stessa se non ne ho “i mezzi”.

L’unica cosa che devo fare è buttarla fuori da casa. L’ultimo step.

Probabilmente non ne ho ancora il coraggio, non sentendomi pronta.

Ogni giorno che passa pero’… mi ritrovo. Ho voglia di vivere. Ho voglia di incontrare nuove persone.

Ma… ma quando sono con lei. Ho voglia di sparire. Letteralmente. Sento un dolore inimmaginabile. Sono mi sento mai al mio posto. Questa sensazione, voglio che sparisca. E affinché accada, lei deve sparire dalla mia vita.

Quindi si. Sto iniziando un nuovo percorso, sicuramente non semplice, lo so. Ma era da fare. Sto iniziando a conoscermi, ora so di essere una persona “superdotata” non diagnosticata da piccola. Attenzione, non significa di essere Super Girl. Sono semplicemente delle persone con discrete capacità intellettive, ma con problemi relazionali, o reazioni esagerate. Una delle mie caratteristiche è che… le persone mi annoiano facilmente. Non mi va di ascoltarli, mi annoiano semplicemente perché non li reputo interessanti. Semplicemente mi annoiano. Non saprei come esprimerlo meglio senza che risulti antipatica. Giuro che trovare persone che mi interessano.. è una vera sfida.

Oltre a questo “grave problema”, perché SI, lo è, ecco l’esercizio del giorno: dovrei capire quello che “amavo della vecchia me” e che “odiavo”, ai tempi delle medie/liceo. E quello che amo/odio della nuova me.

Iniziamo.

Axel del passatoAxel di oggiAxel del futuro
ProUna guerriera
Sbruffona
Leale
Leader
Sa perdonare
Pacata
Leale
Affidabile
Una guerriera
Autoritaria
Leale
Affidabile
Sorridente
ControTesta calda
Sospettosa
Arrabbiata
Patetica
Triste
Solitaria
Manipolabile
Silenziosa
Solitaria
21 Febbraio 2022
Axel del passatoAxel di oggiAxel del futuro
ProUna guerriera
Sbruffona
Leale
Leader
Sorridente
Leale
Piena di energie
Ambiziosa
Una guerriera
Autoritaria
Leale
Affidabile
Sorridente
ControTesta calda
Sospettosa
Arrabbiata
Silenziosa
Solitaria
Sospettosa
Prende la fuga
Piena di dubbi
Silenziosa
Solitaria
22 Marzo 2022

Personalmente preferisco quella del passato. Ma penso che in entrambi i casi vi sia una forte influenza del mio passato. Rabbia o depressione che sia, c’è sempre stato qualcosa che non andava.

Devo “solo” scoprire cosa.

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