Nel corso dei suoi prolifici 30 anni di carriera, i romanzi di Emma Donoghue hanno spaziato ampiamente sia nel tempo (tornando indietro fino al 600 d.C.) che nello spazio (dall’Irlanda e la Costa Azzurra alla Canada e alla costa occidentale degli Stati Uniti), ma forse il tratto più sorprendente del suo lavoro rimane l’intensità devastante che riesce a conferire a spazi ristretti e spesso profondamente claustrofobici. Dall’isola in “Haven” alla sala parto in “The Pull of the Stars“, dalla stanza angusta di Anna in “The Wonder” alla drammatica prigionia di Jack e Ma dal suo bestseller plurimilionario “Room” (conosciuto in italiano come “La Stanza”), Donoghue è una maestra del microcosmo.
Le regole e le privazioni di una piccola scuola per ragazze nei primi dell’Ottocento devono aver rappresentato un richiamo irresistibile per questa abile scrittrice. In “Learned By Heart“, Donoghue esplora la relazione tra Anne Lister e Eliza Raine quando le due ragazze erano alunne della scuola Miss Hargrave’s Manor a York. Lister, meglio conosciuta dal pubblico moderno come fonte di ispirazione per il dramma Gentleman Jack della BBC di Sally Wainwright, era una proprietaria terriera, una donna d’affari, una diarista prolifica ed apertamente lesbica; nel 1834 scambiò anelli con Ann Walker nella chiesa della Santa Trinità di York, nella prima cerimonia di matrimonio lesbico registrata nella storia britannica (e forse mondiale).
Si sa molto meno di Eliza Raine, nata a Madras, figlia illegittima di un padre inglese e una madre indiana, inviata in Inghilterra all’età di sei anni e rimasta orfana poco dopo. Nel 1814 Eliza fu internata in un manicomio dove rimase rinchiusa per il resto della sua vita. Gli studiosi l’hanno indicata come l’ispirazione principale per Bertha in “Jane Eyre” di Charlotte Brontë.
Non c’è dubbio che le due ragazze fossero profondamente coinvolte. Eliza, presente nei diari di Lister, conosciuta dopo aver già lasciato la scuola, è conosciuta per aver trascorso un lungo soggiorno presso i Lister. Le due ragazze continuarono a scriversi appassionatamente per anni, Eliza si rivolgeva ad Anne come alla sua “amata moglie”, finché costretta dalle infedeltà di Lister ad accettare che non avrebbero mai avuto un futuro insieme. Sebbene il romanzo di Donoghue si concentri su qualche mese trascorso insieme a scuola, la narrazione è intervallata da lettere scritte 10 anni dopo da Eliza ad Anne nel manicomio mentre riflette, a volte con rabbia e amarezza, più spesso con un terribile desiderio, su quei giorni d’oro quando “l’unica lezione che ho imparato, o almeno l’unica che ricordo, sei stata tu“.
In un articolo su questo giornale nel 2010, Donoghue ha nominato Anne Lister come la sua eroina: nei ringraziamenti a “Learned By Heart”, dice che Lister “ha cambiato la sua vita“. Ma sebbene il romanzo sia scritto dal punto di vista di una sempre più affascinata Eliza, non è una propriamente una biografia. L’Anne Lister di Donoghue è un insieme di complessità e contraddizioni. Intelligente e perennemente curiosa, con una memoria prodigiosa e un’anima avventurosa, è anche spesso insensibile, un fiera fanfarona e una snob “urlante”. Soprattutto, è, per il suo tempo e la sua classe, incredibilmente schietta, ed è la sua franchezza quanto il suo carisma ad attirare Eliza che, prima dell’arrivo di Anne, aveva fatto del suo meglio per rimanere invisibile.
Donoghue sa dipingere i misteri e le meraviglie del primo amore, le scoperte magiche di un mondo privato e inebriante per entrambe. Le due ragazze condividono una stanza mansardata nella scuola che soprannominano “The Slope“. In questa improbabile stanza sotto i tetti, Anne attira lentamente ed abilmente Eliza, l’outsider, dal suo guscio protettivo e la accende di passione e desiderio. Il sesso può essere imbarazzante, ma la prosa di Donoghue è obiettiva e delicatamente controllata. Con semplicità e senza un briciolo di sentimentalismo, evoca una relazione convincente ed estremamente toccante.
Se avesse limitato se stessa al piccolo mondo di “The Slope”, “Learned by Heart” sarebbe stato un trionfo assicurato. Il marchio distintivo della narrativa di Donoghue è la sua combinazione di profondità e trama, ma in questo romanzo ha permesso che la ricerca prendesse il posto dell’azione. Il libro trabocca di dettagli sulla vita scolastica, le lezioni e i giochi, le uscite e le molte regole draconiane. Anche se sono abbastanza interessanti, danno voglia di girare rapidamente le pagine. Proprio come Eliza, mi sono ritrovata a desiderare che le lunghe sequenze in aula o in conversazione con le loro numerose compagne di classe passassero rapidamente, impaziente del momento in cui Eliza e Anne potessero di nuovo salire furtivamente su “The Slope” e lasciare che la scintilla irresistibile della loro attrazione riaccendesse la storia. Dopotutto, questa è la superpotenza di Donoghue: trovare un universo intero nei più piccoli spazi. Rispetto a ciò, il mondo esterno – e il mondo della scuola in particolare – è semplicemente meno avvincente.
“Learned By Heart“ sarà disponibile a partire dal 29 agosto 2023.
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