Dai, torniamo a mettere ordine in questo piccolo angolo di caos che chiamo diario. Innanzitutto, buon anno a tutti! Sì, lo so, sono in ritardo di un mese, ma la puntualità non è mai stata il mio forte. Quindi, ecco il mio augurio ufficiale per il 2025: tanta roba fica. Che poi, diciamocelo, è ciò che auguriamo sempre, no? Una vita piena di momenti che fanno sorridere e, perché no, qualche colpo di scena positivo.
Il Natale, la Befana e quel vuoto che pesa
Natale non è mai stato il mio periodo preferito. Quest’anno, come ogni anno, ho avuto la conferma che il mix “famiglia assente + pensieri sparsi” non fa per me. La ciliegina sulla torta? Un messaggio di mio padre, arrivato la mattina del 24 dicembre, in cui mi faceva notare, con il suo solito sarcasmo, che ci sentiamo solo durante le feste. Piccolo dettaglio: l’ultima volta che gli avevo scritto, in estate, gli avevo detto che ero al pronto soccorso. La sua risposta? Silenzio. Nessuna domanda, nessuna curiosità. Solo il nulla.
E poi c’è stata la Befana, un giorno che ha sempre avuto un sapore agrodolce. È il giorno in cui mia madre ci ha lasciati, ironia della sorte, proprio quella che da piccoli avevamo scherzosamente soprannominato “la Befana”. Una coincidenza amara, che ogni anno mi riporta a quel vuoto difficile da riempire.
Capodanno: bollicine e risate
Per fortuna, Capodanno ha avuto un sapore diverso. L’ho passato con gli amici, in una serata di risate, sushi e un quantitativo industriale di champagne. Dams, il mio amico che sembra sempre pronto a sfidarmi alcolicamente (anche se “sfida” non lo possiamo usare, quindi diciamo che mi incoraggia… a modo suo), ha fatto di tutto per tenermi il bicchiere pieno. Risultato? Una sbornia epica. Katy, la mia compagna, ovviamente non era entusiasta del mio stato. Ma si sa, ogni tanto ci vuole una serata da dimenticare, per ricordare quanto sia bello svegliarsi senza postumi.
La pancia che parla e il dubbio del glutine
Passando a questioni più serie, c’è il mistero della mia pancia. Da mesi mi tormenta con dolori inspiegabili, ma negli ultimi giorni ho provato a eliminare il glutine. Risultato? Miracolo. Nessun dolore, nessun gonfiore. Solo verdure e proteine, e il mio corpo sembra ringraziare. Sarà questa la soluzione? Non lo so ancora, ma spero che la mia prossima visita medica mi dia qualche certezza in più.
Judo, muscoli e il ritorno al tatami
Un’altra certezza della mia vita, per fortuna, è lo sport. Faccio allenamento 4-5 volte a settimana per tornare in forma per il judo. E ragazzi/e, vi dico, sta funzionando! Sto vedendo i muscoli che riaffiorano sotto la pelle e, anche se ho ancora quei 10 chili da perdere, la strada mi sembra sempre più percorribile. Domani sera si torna sul tatami, e io non vedo l’ora. Oggi, invece, mi sono dedicata a un allenamento solitario: muscoli, cardio e qualche tecnica. Mi sento rinata ogni volta che mi metto alla prova, e non c’è sensazione migliore.
Scrittura e progetti in corso
Sul fronte scrittura, ho un po’ di novità. Ho tre libri già stesi, pronti per la revisione. Non mi considero una scrittrice professionista, ma amo raccontare storie e mettere su carta i miei pensieri. Ho deciso di autopubblicarli, perché penso che valga la pena condividere questi frammenti di me. Saranno perfetti? Probabilmente no. Ma sono autentici, e per ora mi basta questo.
Un nuovo inizio
Ora, con il contratto del mio cliente finalmente firmato, sento di poter respirare. Avevo paura di dover cercare un lavoro “alimentare”, ma per fortuna tutto è andato per il verso giusto. Questo mi permette di concentrarmi sui miei progetti, sui miei sogni e, soprattutto, su me stessa.
Quindi sì, buon anno davvero. Che sia un anno di scoperte, di risate, e magari anche di meno champagne (per la gioia di Katy). Restate sintonizzati, perché prometto di condividere ogni passo di questo cammino. Alla prossima!