Kirstin Crowley: il coraggio di una leader (letteralmente) sotto il fuoco

Le utime dal diario

La lella
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Lella fin da piccola, ho sempre seguito questo motto: "sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". Credo che la sessualità e l’identità siano elementi soggettivi, tanto che qualsiasi regola non sarebbe mai quella perfetta. Nessuno di noi è solo una cosa e non esiste una definizione che possa andare bene sia per me che per te. A dire il vero, esiste un’etichetta in cui mi sento perfettamente a mio agio ed è proprio l’essere me stessa, perché è fatta su misura per me, racchiude tutto ciò che sono ed è pronta ad accogliere ciò che sarò.

Los Angeles è una città che non dorme mai, e lo sa bene Kirstin Crowley, la prima donna e la prima persona dichiaratamente LGBTQ+ a ricoprire il ruolo di capo dei Vigili del Fuoco di Los Angeles. Un incarico storico e coraggioso, ma che, ultimamente, sembra più un campo minato che una celebrazione dei progressi sociali. Soprattutto mentre la California meridionale è piegata da incendi devastanti che bruciano con la stessa intensità delle polemiche che circondano la sua leadership.

Il peso di un ruolo storico

Quando Crowley è stata nominata nel 2022 dall’ex sindaco Eric Garcetti, la sua esperienza di oltre vent’anni nei Vigili del Fuoco era al centro dell’attenzione. Non il suo essere donna, né la sua identità queer. Eppure, nonostante il suo curriculum impressionante, che include ruoli come paramedico, ispettore antincendio, capitano e capo battaglione, i critici sembrano ignorare i fatti per concentrarsi su attacchi mirati alla sua figura.

Le fiamme non risparmiano nessuno, nemmeno i più privilegiati. E così, personalità come l’attore conservatore James Woods hanno riversato la loro frustrazione sui social, puntando il dito contro Crowley e accusandola di dare priorità a iniziative di diversità piuttosto che alla preparazione operativa. Un’accusa che non regge, considerando che le condizioni climatiche—vegetazione arida, umidità ai minimi storici e venti fortissimi—hanno reso quasi impossibili gli sforzi di soppressione degli incendi.

Il bersaglio perfetto

Purtroppo, nella nostra società, essere la “prima” in qualcosa significa spesso diventare un facile capro espiatorio. Crowley è finita sotto attacco da parte di figure come Megyn Kelly, che nel suo programma radiofonico ha dichiarato: “Non mi importa come gestisci le relazioni all’interno della caserma, pensa a proteggere le nostre case e le nostre famiglie quando arrivano gli incendi.”

Non si tratta di critiche costruttive, ma di retorica che cerca di incolpare la diversità per problemi ben più complessi. La deputata Jasmine Crockett ha risposto con prontezza a queste accuse, sottolineando come la competenza non abbia colore, genere o orientamento sessuale. Ma per alcuni detrattori, la presenza di Crowley sembra rappresentare una sfida all’idea tradizionale di leadership, un’idea che molti non sono ancora pronti ad abbandonare.

Un curriculum che parla da solo

Se pensate che Kirstin Crowley sia arrivata al vertice per una questione di “quote rosa,” vi sbagliate di grosso. La sua carriera è una dimostrazione vivente di ciò che significa guadagnarsi ogni singolo passo. Dal suo ingresso nei Vigili del Fuoco negli anni ’90, quando si è classificata tra i migliori 50 su 16.000 candidati, al suo incarico come primo fire marshal donna di Los Angeles nel 2016, Crowley ha sempre messo in primo piano la competenza e il sacrificio.

Il suo lavoro non è solo spegnere incendi, ma anche costruire un corpo dei Vigili del Fuoco che rifletta la città che serve. Sotto la sua guida, si è lavorato per creare un ambiente più inclusivo, dove donne, persone queer e altre minoranze possano vedere un futuro in una professione storicamente dominata dagli uomini.

Un disastro climatico, non umano

Le fiamme che devastano la California meridionale sono il risultato di un disastro climatico annunciato. Cambiamenti climatici, vegetazione sempre più secca e una gestione idrica che ha dovuto fronteggiare una domanda quattro volte superiore alla media sono i veri nemici. La responsabilità non può ricadere su una sola persona, tanto meno su qualcuno che ha dedicato la sua vita a proteggere vite umane.

Eppure, Crowley si trova a navigare un doppio incendio: quello reale e quello metaforico, fatto di critiche infondate e pregiudizi di genere e orientamento sessuale. Ma se c’è una cosa che la sua carriera dimostra, è che sa come tenere testa alle fiamme, anche a quelle che bruciano più forte nel cuore dei pregiudizi.

Verso un futuro più inclusivo

Le polemiche intorno alla figura di Kirstin Crowley sollevano domande più grandi su cosa significhi essere leader in un mondo che ancora lotta per accettare il cambiamento. È facile puntare il dito contro chi rappresenta qualcosa di nuovo e diverso, ma è proprio grazie a persone come lei che le porte si aprono per chi verrà dopo.

Mentre i Vigili del Fuoco di Los Angeles continuano a combattere contro le fiamme, Crowley è lì, a fare ciò che sa fare meglio: guidare, proteggere e ispirare. Forse è proprio questo che fa più paura ai suoi detrattori. Perché se Kirstin Crowley può essere tutto ciò, allora le vecchie scuse non reggono più.

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