Il dado è tratto

Le utime dal diario

La lella
La lellahttps://www.diariodiunalella.it
Lella fin da piccola, ho sempre seguito questo motto: "sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". Credo che la sessualità e l’identità siano elementi soggettivi, tanto che qualsiasi regola non sarebbe mai quella perfetta. Nessuno di noi è solo una cosa e non esiste una definizione che possa andare bene sia per me che per te. A dire il vero, esiste un’etichetta in cui mi sento perfettamente a mio agio ed è proprio l’essere me stessa, perché è fatta su misura per me, racchiude tutto ciò che sono ed è pronta ad accogliere ciò che sarò.

Sono state due settimane intense, piene di cambiamenti, piene di emozioni intense. Mi ero detta: “Non entrare in questa folle avventura, non lo fare.”

Inevitabile: l’ho fatto. Nonostante cercassi di sfuggire da questo colpo di fulmine agghiacciante, ho proseguito verso la strada sbagliata.

E se invece fosse la direzione giusta?

Ormai il danno è fatto, piano piano la relazione sta diventato di dominio pubblico. Un amore folle, inspiegabile, violento.

Ogni suo gesto, ogni suo piccolo movimento mi fa vibrare, la sua voce mi incanta, i suoi occhi mi ipnotizzano.

Fin da subito sapevo che sarebbe stato amore, fin dal primo momento ho capito che avrei fatto qualche inesplicabile follia.

Così è stato: sta perdendo tutto a causa del nostro amore, spesso mi sento in colpa, essendone la responsabile. Oltretutto non so come andrà a finire, basterà l’amore? Non abbiamo né casa, né lavoro, né fondi, soltanto tanti bei progetti e tanti bei sogni idealizzati in neanche un mese, senza poi calcolare l’immenso divario dell’età.

È proprio vero che le cose semplici non appartengono alle persone complicate.

Il dado è tratto: le conclusioni e le conseguenze iniziano a vedersi e la cosa mi preoccupa alquanto.

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