Una settimana intensa!

Le utime dal diario

La lella
La lellahttps://www.diariodiunalella.it
Lella fin da piccola, ho sempre seguito questo motto: "sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". Credo che la sessualità e l’identità siano elementi soggettivi, tanto che qualsiasi regola non sarebbe mai quella perfetta. Nessuno di noi è solo una cosa e non esiste una definizione che possa andare bene sia per me che per te. A dire il vero, esiste un’etichetta in cui mi sento perfettamente a mio agio ed è proprio l’essere me stessa, perché è fatta su misura per me, racchiude tutto ciò che sono ed è pronta ad accogliere ciò che sarò.

Questa è stata una settimana abbastanza intensa. Non ho fatto altro che lavorare e fare i soliti gesti quotidiani: colazione, lavoro, riunione, lavoro, pranzo, lavoro, sport e cena.

E, soprattutto, un planning intenso per il mio sogno di diventare programmatrice di videogiochi.

Nuovo anno, questa volta devo realizzare i miei obiettivi. Non come sempre che mi dico “c’è tempo”. No. Non ce n’è. Questa crisi sanitaria mi ha aperto gli occhi. Bisogna occuparsi di chi si ama finché c’è tempo e fare ciò che si ama. Infatti, ho preso l’abitudine di contattare regolarmente le mie amiche Alicia e Mara con uno o due messaggi vocali su WhatsApp. Soprattutto che sono malate entrambe in questo periodo. Mara ha un’otite mentre Alicia un mal di reni. Ma devo dire che non ho capito molto il perché. ?

Eh si, ‘ste vecchiette!

Come avevo citato in un uno dei miei ultimi post, sto programmando un enorme modulo di statistiche per il lavoro, sicuramente farò la stessa cosa durante tutto il mese.

Diciamo che le unique due giornate abbastanza interessanti fuori lavoro sono state lunedì e ieri. Forse solo ieri dai! Perché in fin dei conti lunedì 11 genniaio sono andata dal chirurgo giusto per sentirmi dire: “Aspettiamo fino a maggio per vedere se bisogna rioperare. Non è sicuro che funzioni al 100%.“. Eh. RIOPERARE? Una terza volta? Assolutamente no. Quindi ti prego ginocchio, datti da fare e guarisci.

Ieri invece passeggiata sulla neve e poi una maxi raclette di consolazione. Ora vi metto una foto cosi capite di che si tratta.

Eheh addio dieta. Sapevo che non ce l’avrei fatta. Pazienza! Si vive una volta sola.

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