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Un nuovo spazio da abitare: Casa Lister tra newsletter e contenuti speciali
Scrivere con addosso il proprio nome: perché nasce Casa Lister
Sentirsi fuori posto e perdersi in un bicchier d'acqua (e poi risalire piano)
Del ciclo, dei calzini e del menu da tremila pagine (venerdì edition)
Scrivere, sbagliare, ricominciare. E magari sopravvivere al pride col fondotinta
Un milione di firme contro le terapie di conversione: una richiesta europea, una risposta ancora incerta
Riconoscimento alla nascita per i figli di due madri: una sentenza che cambia la realtà giuridica delle famiglie omogenitoriali in Italia
Caffè, verticali e climax: diario (quasi) ordinario di una lella alle sei del mattino
Patatine piccanti, judo e pensieri stanchi (cronaca disordinata di una giornata complicata)
Essere transgender non è una novità, è solo una verità che la società ha fatto finta di non vedere

Diario di una lella è un blog lesbico nato da una necessità semplice: raccontarsi senza filtri, senza dover spiegare ogni volta chi sei, cosa provi o perché certe parole fanno ridere solo chi ci è dentro. È uno spazio che parla di solitudini scelte e non, di amori finiti male e di quelli che non sono mai cominciati. Ma anche di parole, di linguaggio, di cultura queer italiana.

Qui non troverai verità assolute o risposte da guru. Questo è un diario – a volte serio, a volte ironico, a volte proprio incasinato – scritto da una donna lesbica che ha deciso di usare la scrittura come strumento di esplorazione, confronto e sopravvivenza.

Il blog nasce da una voce, ma ospita anche più voci. Ogni articolo è parte di una narrazione più ampia: quella delle vite lesbiche che spesso non trovano spazio nella cultura mainstream. Parliamo di relazioni, di identità, di parole come “lella” o “sola”, di coming out tardivi, di orgoglio, di rabbia, di comunità. E ogni tanto anche di judo, di pizza e di domeniche vuote.

Questo blog lesbico vuole essere tutto tranne che una vetrina patinata: è un posto in cui chi legge può sentirsi capita, riflessa, oppure semplicemente accompagnata. Se sei lesbica, se sei queer, se non sei niente di tutto questo ma sei curiosə, sei nel posto giusto.

Il diario di una lella

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